Infortuni sul lavoro e malattie professionali

L ’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro, in occasione della Giornata mondiale per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro del 28 aprile scorso, indetta dall’International Labour Organization, nel diffondere gli ultimi dati del 2018 sugli infortuni sul lavoro e malattie professionali forniti dall’Inail (leggi https://www.assistenzalegalesinistri.it/blog/infortunio-sul-lavoro-indennizzo-inail-risarcimento-del-danno-biologico/ ) si è soffermata ad evidenziare i settori produttivi e  le province italiane in cui si sono verificati il maggior numero di episodi.

In merito ai settori produttivi, nel biennio 2017-2018, a fronte di una media generale del rischio morte pari al 1,4%, il settore più a rischio appare quello dell’agricoltura con un incidenza di infortuni mortali pari al 3,5% , seguita dal  settore delle costruzioni (3.4%), dall’industria mineraria (3,3%) e dal settore del trasporti e magazzinaggio (3,3%), tutti con un rischio morte più del doppio della media generale nazionale.

Nello stesso biennio 2017-2018 la provincia che ha registrato il maggior numero di infortuni mortali di lavoratori è stata la provincia di Crotone seguita da quelle di Isernia  e Campobasso.

Il Sud si conferma più a rischio per l’incidenza degli infortuni mortali  sul lavoro, probabilmente, per una minore sensibilità e attenzione alle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro

Al contrario è il Nord, per il solo 2018,a farla da padrone per le malattie professionali tumorali con in testa la provincia di Gorizia che fa registrare il più alto tasso di malattie professionali di natura cancerogena (22,5%), seguita dalle province di Torino (18,5%),  e da quelle di Novara e Milano (18,4%) causate soprattutto dalle fibre di amianto (in oltre il 70% dei casi), in particolare nel settore metalmeccanico.

Con l’eccezione, come sottolineano dall’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro, della “maglia nera” per il numero assoluto di malattie cancerogene imputabili all’attività lavorativa che spetta alla città di Taranto, ove circa il 70% dei tumori denunciati è correlato al settore metalmeccanico, seguita da Torino, Napoli, Milano, Genova e Venezia.